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Europa. Radici e prospettive di un’idea a partire dalla filosofia classica tedesca

a cura di Francesco Campana, Elena Nardelli, Federica Pitillo

sotto la direzione di Luca Illetterati, Andreas Schmidt, Pierluigi Valenza

In un saggio intitolato L’Europa e il futuro delle «scienze dello spirito», Gadamer sottolineava come la filosofia classica tedesca avesse plasmato profondamente la coscienza europea, compiendo così un passo fondamentale verso la costituzione dell’idea contemporanea di Europa. Nel tentativo di conciliare in una sintesi definitiva antichità e modernità, tradizione e rivoluzione, metafisica e scienza, l’idealismo tedesco, secondo Gadamer, avrebbe assunto su di sé il compito di comprendere e influenzare attivamente il proprio tempo. Il tema dell’identità europea è presente in molti dei pensatori che vissero attorno al 1800: da Kant a Fichte, Novalis, Hölderlin, dai fratelli Schlegel a Hegel. Il punto teorico fondamentale delle riflessioni di questi autori risiede non tanto nella tematizzazione dell’idea di una possibile unità dell’Europa, bensì nel fatto che tale idea assurge per la prima volta a problema filosofico. Se, per un verso, le posizioni teoriche di questi pensatori restano strettamente legate al proprio tempo e, dunque, almeno in parte, non assimilabili alla sensibilità filosofica contemporanea, per un altro verso, le istanze teoriche avanzate da quella stagione filosofica possono diventare un terreno fecondo di riflessione e fornire idee e suggestioni per affrontare le tematiche del nostro tempo con sguardo critico e autonomo.

Per esaminare questa complesso e ampio tema, «Archivio di filosofia» intende proporre un confronto fra le riflessioni, che alcuni dei più rilevanti pensatori tedeschi (Kant, Fichte, Maimon, Schelling, Jacobi, Novalis, Hölderlin, Hegel ecc.) hanno sviluppato sull’identità europea, e alcuni dei nodi sui quali si gioca il futuro dell’Europa di oggi: da processi di integrazione al risorgere di nazionalismi, dal rinnovato confronto con altre realtà geopolitiche alle trasformazioni di una nuova rivoluzione industriale. Questa impostazione consente, da un lato di rileggere i classici del pensiero con maggiore originalità, dall’altro di avviare un’analisi che può risultare rilevante per impostare un dibattito di carattere filosofico a proposito di alcune delle problematiche che caratterizzano il mondo contemporaneo. In tal senso, non si tratta soltanto di ricostruire come i pensatori dell’idealismo tedesco abbiano affrontato il tema dell’identità europea, ma anche di mostrare come essi abbiano contribuito a delineare l’idea contemporanea di Europa, intrecciando così le loro riflessioni col discorso filosofico attuale. «Archivio di filosofia» accetta, dunque, proposte di contributi che intendano elaborare una riformulazione dell’idea d’Europa nella e dalla filosofia classica tedesca secondo quattro coordinate teoriche fondamentali: a) universalismo; b) tradizione/i; c) modernità; d) libertà.

I testi potranno essere presentati in italiano, tedesco, francese, inglese, o spagnolo; non devono superare le 40.000 battute (spazi e note inclusi); e devono essere inviati, entro il 28 febbraio 2022, agli indirizzi e-mail: stefano.bancalari@uniroma1.it, federica.pitillo@gmail.com. I testi ricevuti saranno sottoposti a valutazione mediante procedimento di peer review.